Anziani soli l'assistenza da ripensare

Anziani soli l'assistenza da ripensare

07/08/2020



Valorizzare il territorio e la casa come primo luogo di cura

La Pandemia ha colto tutto il pianeta alla sprovvista, sconvolgendolo dal punto di vista sanitario, economico e produttivo, sociale, affettivo e relazionale.

L'Italia, con oltre 35000 morti, ha fronteggiato l'emergenza gravata dai limiti strutturali che ben conosciamo: debito pubblico, bassa crescita, disoccupazione, sistemi sanitari depauperati dai tagli e forti diseguaglianze territoriali.

Ingenti risorse sono in arrivo dall'Europa che finalmente sta dando risposte all'altezza delle sfide che il nostro Paese dovrà affrontare.

In Toscana, il Sistema Sanitario ospedaliero è stato in grado di fronteggiare l'emergenza. Si è mostrato invece più fragile a livello territoriale. Per questo è importante investire nell'innovazione delle tecnologie sanitarie, nella telemedicina, nell'assunzione e valorizzazione delle competenze degli operatori sanitari, così come deve essere rafforzata la medicina di base. Queste sono le priorità che sono emerse dalla tempesta che ci ha travolto.

Le tragiche vicende di alcune RSA, inoltre, impongono un serio ripensamento del modello di gestione complessivo e dei controlli da parte della Regione. La casa deve essere il primo luogo di cura per le persone.

In questo senso va il progetto sperimentale “A CASA , IN BUONA COMPAGNIA” firmato tra la Regione Toscana e le Organizzazioni Sindacali FNP SPI e UILP Regionali. Il progetto ha l'obbiettivo di definire un nuovo modello di assistenza ponendo al centro la persona.

Nuti Stefano

Segretario Generale FNP Cisl Toscana