Piano Colao, le proposte per cambiare la sanità

Piano Colao, le proposte per cambiare la sanità

17/06/2020



E' stato pubblicato il Rapporto per il Rilancio dell'Italia nel prossimo triennio, inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Comitato di esperti, scelti dal Governo, e presieduto da Vittorio Colao.

Tra i temi affrontati per il rilancio del nostro Paese c'è ovviamente anche quello relativo al comparto socio sanitario, che a causa della crisi causata dal Covid-19, ha messo ulteriormente in evidenza le sue fragilità, organizzative e infrastrutturali.

Il Rapporto si concentra, in particolare, sulle carenze del Sistema Digitale Salute a livello nazionale, che troppo spesso si è dimostrato obsoleto e non in grado di dare risposte veloci ed efficienti ai cittadini. La sfida che ci si presenta davanti è quella di connettere tutti gli attori del sistema sanitario rendendo disponibili tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzati, per permettere una cura integrata a casa, presso strutture sanitarie pubbliche/private e in ospedale, attraverso personalizzazione, monitoraggio ed interventi più efficienti.

La nostra Federazione non può che condividere questa necessità di ammodernamento del sistema gestionale dei dati dei pazienti e di una revisione dei processi organizzativi che semplifichino e migliorino le possibilità di cura dei cittadini. Inoltre l'emergenza Covid-19 ha evidenziato la necessità di diffondere l'applicazione della telemedicina, non solo per il Covid-19, ma soprattutto per assicurare l'accesso alle cure a tutti gli altri pazienti.

Il “Piano Colao” vuole ridisegnare la Sanità secondo “nuovi paradigmi” fondati sulla connessione tra tutti i dati sanitari sociali ambientali, lavorativi della persona, valutando i risultati rispetto ai costi e personalizzando il trattamento.

Per avviare una revisione organica dei processi sanitari in un'ottica di sanità integrata e personalizzata vengono individuati alcuni obiettivi quali:

- digitalizzazione e accesso da remoto a tutti gli asset sanitari relativi al paziente;
- televisita (rapporto medico di medicina generale-paziente) sia pubblica sia privata;
- teleconsulto (anche residente);
- gestione amministrativa e pagamenti;
- raccolta dati monitoring remoto IoT/wearables;
- condivisione dati psedonomizzati o anonimizzati ai fini ricerca/statistici, come da leggi vigenti.

Per la realizzazione di questa trasformazione è necessario:

1. Superare il Fascicolo Sanitario Elettronico convergendo verso il "Digital Twin", ovvero la rappresentazione virtuale del cittadino con integrazione di tutti i suoi dati, dalla genomica ai dati clinici, alla sensoristica con viste diversificate per tipologia di utente (Ricerca, Industria, Istituzioni Operatori Sanitari).
2. Avviare revisione dei processi anche da un punto di vista normativo, nell'ottica dell'inserimento di nuove tecnologie, definendo regole chiare per la condivisione dati tra tutti i soggetti della filiera.
3. Definire architettura e costruire/adottare la piattaforma abilitante per questo ecosistema, valutando problematiche di integrazione con sistemi esistenti a livello regionale.

Per garantire il perseguimento dei risultati nel documento si propone di sviluppare un sistema di monitoraggio sanitario nazionale, anche a supporto del piano di digitalizzazione della salute (digital health) e di sistemi di allarme (early warning) nel monitoraggio delle pandemie, garantendo la disponibilità di dati omogenei, di buona qualità e in tempo reale, nonché di adeguate capacità di elaborazione e sintesi.

Al momento esiste una frammentazione nelle procedure per la raccolta dei dati, una lentezza nel processo di elaborazione legate a ritardi tecnologici (trasmissione di dati su nascita e morte attraverso modulistica cartacea: 600.000 moduli cartacei anno, che richiedono all'Istat lunghi tempi tecnici di controllo) e un mancato sfruttamento di sinergie tra enti diversi. Per superare queste rigidità in alcuni casi si richiedono interventi normativi, per altre bastano procedimenti amministrativi.

Tra le proposte per superare lo status quo:

A) Creazione di un sistema di “early warning” basato sull'infrastruttura di Tessera Sanitaria (che già collega in tempo reale tutti gli operatori sanitari italiani) integrata con le infrastrutture delle altre amministrazioni, attraverso i seguenti passi operativi:

- l'informatizzazione della rilevazione delle cause di morte; - l'interoperabilità delle banche dati digitali sanitarie già esistenti (prescrizioni mediche, uso dei farmaci, comunicazioni di malattia all'INPS);
- la condivisione dei dati sui ricoveri ospedalieri, al momento raccolti dal Ministero della Salute.

B) La raccolta dei dati avverrebbe con ampie garanzie in materia di Privacy e sarebbe gestita da SOGEI che già mantiene i dati “tessera sanitaria” sulle prescrizioni mediche emesse dai medici di base (sistema SAC). L'uso a fini statistici delle informazioni così raccolte consentirebbe la rapida identificazione a livello territoriale di focolai di specifiche patologie.

C) I dati raccolti sarebbero un supporto al piano di salute digitale (digital health) e in generale alla gestione in remoto di diversi servizi sanitari. Supporto psicologico alle famiglie con pacchetto di colloqui per le famiglie colpite dal Covid-19 Nel Piano si propongono anche iniziative per fornire supporto psicologico attraverso pacchetti di colloqui alle famiglie e agli individui direttamente impattati dal Covid-19, allo scopo di prevenire e ridurre sindromi depressive ed i connessi costi sociali e sanitari.

Allo scopo si propone l'erogazione di un pacchetto di quattro colloqui di supporto psicologico al verificarsi, nell'ambito familiare, di almeno una delle seguenti circostanze:

a) perdita di congiunti et similia;
b) perdita del lavoro o di altra fondamentale fonte di reddito familiare;
c) ex pazienti Covid-19;
d) vittime di violenza di genere.

Il servizio sarà erogato sulla base di una valutazione dei servizi del SSN (DSM, Psicologia clinica, ecc.), che attesteranno l'indicazione ad un trattamento psicoterapico breve in relazione alla sussistenza di una delle condizioni sopra indicate. Sarà verificata la possibilità che l'erogazione della prestazione avvenga entro i 15 giorni solari dalla data di accettazione.

Qualora tale termine non possa essere rispettato in ambito SSN, all'Utente sarà rilasciato un voucher per 4 sessioni di psicoterapia da utilizzare presso professionisti psicologi-psicoterapeuti aderenti ad un'apposita manifestazione di interesse, che preveda la partecipazione al programma di sostegno psicologico e definisca ex-ante il costo unitario della prestazione in convenzione: 40,00 - 70,00 euro da fissare su base regionale.

Le prestazioni dovranno essere fruite entro il 31 dicembre 2021. Si stima che nel primo anno di applicazione tra le 50.000 e le 100.000 persone potranno accedere all'intervento, pari ad un investimento previsto di 2,5-5 mln di euro.

Più investimenti in Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
Nel piano si propone di incrementare l'investimento nei settori della Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche di almeno il 35% rispetto alla spesa attuale, prevedendo il graduale superamento delle disuguaglianze di accesso inter-regionali, attraverso il reclutamento del personale carente della dirigenza sanitaria e delle professioni sanitarie.
È stato proposto anche di orientare le prassi dei Servizi verso la personalizzazione degli interventi ed il superamento delle strutture residenziali, attraverso un imponente piano di formazione e di qualificazione delle attività, secondo criteri basate su evidenze scientifiche (evidence-based).

Il tutto andrà sottoposto a monitoraggio e valutazione sistematica, includendo indicatori di processo ed esito relativi alla Salute Mentale e alle Dipendenze Patologiche nel Nuovo Sistema di Monitoraggio dei LEA. Da ultimo occorrerà verificare l'aumento atteso della capacità di resilienza della popolazione di utenti fragili della Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche attraverso indagini nazionali su dati ISTAT.

Rimaniamo in attesa di verificare se e quando queste misure verranno effettivamente messe in campo dal Governo.