L'impatto dell'emergenza coronavirus, il commento della FNP Toscana

L'impatto dell'emergenza coronavirus, il commento della FNP Toscana

21/05/2020



La pandemia ha colto tutto il mondo alla sprovvista. In Italia ha colpito molto duramente, causando ad oggi oltre 32.000 morti, sta evidenziando e mettendo a nudo i limiti strutturali del nostro Paese: il già pesante debito pubblico, la bassa produttività media totale, i bassi salari, la caduta degli investimenti, la crescita costante delle disuguaglianze tra nord, centro e sud, il problema della disoccupazione giovanile e l'espansione della povertà.

Sono anni che chiediamo sviluppo, crescita, occupazione, coesione sociale, prospettive di futuro per l'intero Paese, invece ci troviamo tutt'oggi ancorati ad un modello economico e produttivo che, da più di venti anni, si muove fra stagnazione e recessione.

Oggi viviamo l'emergenza nella quale il sistema sanitario, nonostante tutti i limiti e deficienze, si è dimostrato in grado di produrre assistenza universale di qualità. Un sistema da sostenere e sviluppare, dotando l'intero Paese di strutture ospedaliere e territoriali di alto livello, presidiate da medici e infermieri che, durante l'emergenza, abbiamo chiamato eroi. E' importante che il Paese investa nell'innovazione delle tecnologie sanitarie, nell'assunzione di personale e nella valorizzazione delle competenze degli operatori e delle operatrici del settore sanità. Occorre rafforzare la medicina di base nel territorio e vanno potenziate le cure intermedie, superando le diseguaglianze e i ritardi che, in questo ambito, si sono prodotte fino ad oggi.

La tragica vicenda delle RSA e delle Residenze per non autosufficienti impone comunque un ripensamento complessivo del modello di assistenza, investendo maggiormente sull'assistenza domiciliare che, oltre a contenere i costi, consente una migliore qualità della vita, evita solitudini e senso di abbandono che possono essere causa dell'insorgere di nuove patologie e, in caso di epidemie, limita il rischio di contagi.

La Toscana deve continuare ad investire a sostegno della sanità pubblica, integrata in una logica di sussidiarietà dalle forze del terzo settore, che possono mettere in campo offerte di qualità ma con indirizzo e controllo pubblico.

 

 

STEFANO NUTI

Segretario Generale FNP Toscana